Dal 1 novembre in Basilicata è andata in vigore la ricetta elettronica.
Come funziona?
Il paziente si reca dal medico di base come ha sempre fatto per ritirare la prescrizione.
Il dottore però non stampa la classica ricetta rossa ma si collega tramite internet ad un server nazionale in cui immetterà i dati della prescrizione (farmaco prescritto, codice fiscale del paziente, eventuale codice di esenzione ecc.).
A questa prescrizione viene associata una sequenza di numeri e lettere definita NRE (Numero Ricetta Elettronica) che identifica in maniera univoca la ricetta che è elettronica perchè non è su carta ma in rete.
Quindi il medico stampa su un foglio bianco il cosiddetto “promemoria” che viene consegnato al paziente.
Sul promemoria sono presenti tutti i dati della ricetta elettronica ma non è una ricetta tanto è che il medico non appone la sua firma.
Con il promemoria ci si reca in farmacia. Il farmacista si connette al server su cui è memorizzata la prescrizione e la preleva leggendo il codice NRE scritto sul promemoria.
La spedizione della ricetta segue poi il solito iter. Il farmacista informa il paziente sulla possibilità di sostituire i farmaci con i rispettivi equivalenti, riscuote l’eventuale ticket e la quota ricetta e consegna al paziente i medicinali. Quindi inserisce in tempo reale sul server i dati relativi alla spedizione.
Quindi per il paziente non cambia nulla se non il colore della ricetta ma il Ministero avrà i dati sulle prescrizioni in tempo reale e su di essi potrà effettuare i dovuti controlli ed elaborazioni a fini statistici.